23 marzo 2010

Così Moccia diventa un maestro di stile

di Giorgio De Rienzo
Inizia così: «Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca». Non è un inizio travolgente, ma il libro riesce a peggiorare la scrittura, che è un' eco (ancora una volta) di una colonna sonora per adolescenti. La storia sta tra L'attimo fuggente e Love story, senza il brio del primo e la compattezza del secondo: storia d'amore in cui Leo vorrebbe salvare Beatrice, malata di leucemia, e con la ragazza dai capelli rossi vivere la propria passione non solo stilnovista. Storia anche di una solitudine che costringe il ragazzo, preso da «dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia», non l'ha «mai capito», a girare «a caso fissando negli occhi le ragazze» che incontra «per saper» che non è «solo» e altre banalità di questo tipo: da rendere Moccia un grande maestro di stile.
Voto 2 su 10
ALESSANDRO D' AVENIA, Bianca come il latte..., Mondadori, pp. 254, 19 €
«Corriere della Sera» del 21 marzo 2010

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